Aldanen

Geograficamente:

Abitanti: 1000 ca.
Estensione: la grotta che ospita la città ha un diametro di 3km ca. ed è alta un centinaio di metri.
Posizione: qualche giorno a Nord di Kelmera, risalendo il corso del Sirwin.

Città del nord famosa per la sua produzione di zok di pregio. Nella città, a detta del Gran Sacerdote di Kelmera, abita il suo discepolo più caro Siltar.

La città è adagiata su un grande lago, da cui prende vita il fiume Sirwin, ed è conosciuta soprattutto per il grande fungo di Zok che domina la baia e per il tempio di Veon, simile ad una ziggurat.

Il nome significa "Albero (nel senso di tronco di zok) lago", dall'unione delle parole Quenya alda - albero e nen - lago ("Etimi dei nomi Quenya e Sindarin" in J.R.R. Tolkien, Il Sirmarillion, Bombiani, 2002)

Politicamente:

Il nome della città funge da sinonimo e abbreviativo della cosiddetta "Confederazione di Aldànen", una lega commerciale di città e villaggi parzialmente indipendenti, legate da patti commerciali e controllate da un consiglio eletto che ha sede appunto in questa città.

Le città principali della Confederazione sono:

  1. Aldanen, Albero lago, sede del "Consiglio dei Cinque";
  2. Annúminas, Torre dell'Ovest, sede della Gilda dei maghi;
  3. Sarnrond, Volta di pietra, sede della Gilda dei ladri;
  4. Tumlith, Vallata di cenere, sede della Gilda dei ranger e del Circolo dei druidi.
  5. Gondamon, Colle di pietra;

Il Consiglio dei Cinque è composto da cinque consiglieri liberamente eletti dalla popolazione delle città. Uno proviene da Annúminas, uno da Sarnrond, uno da Tumlith e due da Aldanen. Un posto nel consiglio è riservato al Sacerdote di Veon in Aldanen. In generale i consiglieri sono provenienti dalle grandi famiglie commerciali del Nord e tendono a diventare politici di professione. Le decisioni prese nel consiglio sono di ordine generale e governano principalmente i rapporti delle città della Confederazione con gli altri Regni di Crypto. Ogni città ha un suo sovrintendente, solitamente "benedetto" dal Consiglio, che garantisce il governo autonomo e cerca di coinvolgere la popolazione locale nelle decisioni politiche.

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