L'occhio di giada

Al gruppo viene affidata un'indagine che li porterà molto lontano…

Eirin Crebenil, salvata dai nostri nelle precedenti puntate, ha causato problemi al Löthe di Kelmera, che si trova a dover soddisfare le richieste di un messo della corte del Re degli elfi, giunto proprio a Kelmera in seguito alla richiesta di supporto dello stesso Hyrluind.

Nel frattempo, il gruppo viene convocato dal solito Jolim in seguito all'uccisione di Amrod Tuljie, il tesoriere di Kelmera, custode dei suoi segreti magici. Amrod è stato ucciso nell'irrangiungibile stanza dei tesori, di cui soltanto egli (e Jolim) possediono la chiave. Nessuno è stato visto entrare o uscire dagli elfi di guardia; in un secondo momento viene scoperta una piccola incongruenza nel registro delle firme all'ingresso della stanza dei tesori: l'ultima firma è stata contraffatta!

L'indagine continua (confermando che Kelmera è ben più antica di quel che sembra), ma la grande quantità di auree magiche presenti nella stanza dei tesori impedisce ai maghi di seguire la traccia magica lasciata dall'oggetto rubato. Quel che è certo è che si tratta dell'oggetto recuperato durante l'incidente di Gröngraad.

Al tempio, presso cui Amrod alloggiava, nessuno sa nulla. Il gruppo decide infine di interrogare Lolindir, figlio di Amrod. Dopo aver fatto irruzione nella casa (apparentemente) deserta di Lolindir, lo scultore, il gruppo fa uno spiacevole incontro con una statua che li attacca con dei tentacoli mortali! Morgalad rimane quasi ucciso dall'attacco del mostro, ma la statua viene infine distrutta. Tuttavia, non c'è pace: la stanza è invasa da un gas tossico che stende tutti i presenti.

Una volta risvegliatisi, i nostri scoprono di essere prigionieri dello stesso Lolindir, che ha compiuto un'atroce esperimento su di loro, sostituendo il loro occhio destro con un occhio di giada! Lolindir minaccia di uccidere Riis e Kalis se non faranno quello che gli viene ordinato! Lolindir pare un'idealista al servizio della verità, ed è disposto ad ogni cosa per scoprirla. Per qualche oscuro motivo ha rapito il gruppo ed ha compiuto l'esperimento. Il mago libera il gruppo, prima di sparire assegnando loro il compito di tornare a Kelmera, da lì ad Atera e trovare il "supremo", e consegnando loro una mappa. Il gruppo é spiazzato dallo strano comportamento di Lolindir e i nostri si scoprono…incapaci di compiere violenza…

Comincia il lungo viaggio di ritorno a Kelmera, che porta il gruppo tra mille difficoltà prima sopra un gigantesco lago ghiacciato, sotto il quale si cela una grande ombra che spaventa l'uccello stigeo, compagno di Nylan), e infine a uno scontro con degli otyugh che si trovano in fondo alla caverna; e ancora una grande caverna dominata da laghi di lava. Come se non bastasse, il dolore causato dall'occhio di giada continua ad essere insopportabile e cambiare il loro stesso comportamento.

I nostri raggiungono Kelmera e decidono di andare al tempio per farsi curare, ma nemmeno il Gran Sacerdote pare in grado di liberarli dalla maledizione dell'occhio. Un sospetto si insinua tra il gruppo che si domanda come sia possibile che Lolindir abbia avuto sia la conoscenza sia i mezzi per fare quello che ha fatto. Il Gran Sacerdote conferma comunque l'intelligenza del figlio di Amrod, e il fatto che egli "sia stato cacciato dall'Accademia dei Maghi perché senza disciplina".

Deciso di sentire un altro parere oltre a quello del tempio, il gruppo decide rivolgersi all'Accademia dei Maghi di Kelmera, dove il potente Narveen conferma che "Lolindir seguiva la studio della magia per comprendere il mistero della vita oltre la vita". Narveen consegna inoltre un amuleto a Morgalad.

Il gruppo decide di seguire le indicazioni di Lolindir e scendere sotto le viscere di Kelmera. Dopo un lungo percorso nell'oscurità, i nostri scoprono una città abbandonata, scavata interamente nella roccia e poi un enorme salone con gigantesche colonne. Lo stile delle costruzioni è inconfondibilmente nanico. Nel centro dell'enorme sala si erge un colosso di cui non si vedono le fattezze, che è identificato come uno spezzaanime.

Poco oltre vi è un bassorilievo che racconta la storia della città: i Nani giunsero alla grotta di Kelmera; combatterono un misterioso nemico; fuggirono nei sotterranei; apparse lo spezzaanime, venerato come una divinità; nessuno riesce a superare la sua prova, la punizione è la follia; arriva un elfo con l'occhio di giada e supera la prova; lo spezzaanime scompare e i Nani, senza il loro dio, cadono in decadenza.

Morgalad usa l'amuleto che gli è stato donato e scopre un passaggio dietro al bassorilievo. Oltre l'ennesimo corridoio e poi cunicolo il gruppo scopre una grotta con una luce bianca che la sovrasta, un piccolo laghetto ed una capanna al centro. Nella capanna c'è anziano elfo, che dice di chiamarsi Veon! L'elfo racconta la sua storia e parla di un misterioso "Nemico" che millenni prima lo ha intrappolato in una sfera di luce, forse per farsi beffa di lui. Veon si mostra sorpreso d'essere venerato come una divinità, quasi divertito e dopo aver ascoltato la storia del gruppo, rivela che tutto quello che ha fatto Lolindir potrebbe essere un piano dell'invisibile Nemico, che è dentro le rocce stesse, ovunque. Veon non può essere liberato, ma tramite un incantesimo di divinazione rivela la posizione dei Kalis e Riis, tenuti prigionieri poco lontano da Kelmera e provoca il nemico, che si manifesta dentro l'uccello stigeo di Nylan!

Lasciato Veon, il gruppo ritrova la strada per Kelmera e trova anche un nuovo compagno, Elyewyn, un ranger che decide di unirsi al gruppo ed aiutarli contro i ragni che infestano la zona. Superati i ragni grazie all'aiuto di Elyewyn, il gruppo arriva fino al luogo in cui sono tenuti prigionieri Riis e Kalis, e dopo uno scontro con dei suppelletteli animati, trovano i due compagni stremati, ma ancora vivi…

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